Da febbraio ne ho lette di pagine, per cui mi avvalgo dell'indispensabile anobii e faccio un sunto
"skellig" di David Almond; ne ho visto il fillm e mi hanno prestato il libro da leggere e devo dire che è proprio ben fatto. La storia non è banale ed è narrata in modo agile.
"l'enigma Montefeltro" di Marcello Simonetta; il coinvolgimento di Federico da Montefeltro nella congiura dei Pazzi, narrato da un discendente di Cicco Simonetta che tenne la cancelleria del Ducato di Milano in quegli anni. Mi è proprio piaciuto.
"storia dei pagani" di Nigel Pennick e Prudence Jones; un rapido excursus che spazia dalle religioni antiche sino alle, più o meno presunte o fedeli, loro eredi contemporanee. Poco impegnativo.
"anabasi" Senofonte...a me è piaciuto molto, sarò che sono in astinenza da letteratura classica...mah...
"memorie di una cagna" Francesca Petrizzo; la guerra di Troia vista da Elena. All'inizio mi ha un po' perplesso, poi mi ha conquistato e le ho perdonato anche alcune libertà un po' eccessive. Però si legge bene ed è breve, se avesse allungato la broda sarebbe stato probabilmente inaffrontabile; l'ho trovato una buona lettura da ombrellone.
"zia mame" di Patrick Dennis; il film va visto rigorosamente prima del libro. Il libro è proprio bello, si legge rapidamente ed è brioso.
"l'uomo del quadro" Susan Hill; una ghost story inglese dell'autrice de "la donna in nero". Non è bello quanto il suo predecessore, ma è un buon libercolo che si mantiene conciso ed efficace.
"i servizi segreti di Venezia" di Paolo Preto; un saggio storico sullo spionaggio della Serenissima letto con qualche difficoltà, ma pieno di dettagli interessanti.
"l'uomo con gli occhi glauchi" di Patrizia Debicke van der Noot; un romanzo incentrato su un celebre quadro di Tiziano...ed è stato un buon romanzo.
"sparta e atene" di Sergio Valzania; un libriccino agile e di facile lettura sulle guerre del peloponneso.
"il guscio della tartaruga" di Silvia Ronchey; scritto da una bizantinista della quale ho apprezzato "l'enigma di Piero" (su Piero della Francesca; si tratta di un saggio) e "lo stato bizantino", si tratta di una raccolta di biografie in formato bignami di vari personaggi illustri. Non avendo capito dove l'autrice volesse andare a parare, mi sono limitato ad apprezzarne alcuni resoconti di abitudini e dettagli più meno bizzarri. E' breve e non è stata una lettura poi così terribile...
"teodosio il grande" di Hartmut Leppin; mi è piaciuto non ostante mi abbia impiegato molto tempo...
"la biblioteca dei sogni" di Julie Highmore; un romanzo assolutamente privo di pretese. Una simpatica sorsata d'acqua fresca.
"bisanzio nella sua letteratura" autori vari; è da un po' che mi fa compagnia e lo leggo tra un libro e l'altro centellinandolo...l'ho detto che ho una fisima per Bisanzio e quindi compatitemi :asd:
Attualmente ho iniziato anche
"medioevo sul naso" di Chiara Frugoni, un elenco discorsivo, ma non esaustivo, delle invenzioni medioevali.
Ho anche tentato di leggere
"Ipazia" di Di Adriano Petta e Antonino Colavito; una insopportabile, melensa, apologia di Ipazia. Durante la lettura ho temuto fortemente per la mia glicemia. L'ho abbandonato a metà prima di sviluppare una forma diabetica a caso.