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Ninphe_Sélène
view post Posted on 2/2/2010, 02:49




Sarà per lavoro ma "il giovane Holden" l'ho trovato stupendo. Ho sia la versione tradotta che quella originale in inglese.

Al momento le mie letture sono bloccate tra un "alice nel paese delle meraviglie", uno pseudo inizio di "la principessa sposa" e in cantiere ancora 4 libri della Rice della saga dei vampiri.

Oltre a, naturalmente, la mia solita caterva di manga.
 
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Poetapunk
view post Posted on 4/2/2010, 12:57




Le cose non sono le cose, di Paolo Nori
Veracruz, di Evangelisti.

Alcuni testi di Bertolucci padre.

Parma Romana, quando ho tempo.

Ho lì che mi guarda Altai, di Wu Ming.
 
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smaoineamh
view post Posted on 22/2/2010, 21:57




@Giuda: chi sarà mai così malefico da obbligarti a tanto sacrificio? :asd:

Ho di recente iniziato "un ospite ambiguo" di Rose Melikan, un giallo d'ambientazione ottocentesca; carino, ben scritto, impiega pochi neuroni e poi sono di recente entrato nel tunnel dei drammoni in stile '800, ho anche voglia di rileggere Stendhal, dal quale ne uscirò solo aggrappato a una tenda di broccato pesante...

...ora però mi guardo "abbolutely faboulos" ché ho una carenza da Stone che mi sfigura :asd:
 
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smaoineamh
view post Posted on 29/7/2010, 19:32




Da febbraio ne ho lette di pagine, per cui mi avvalgo dell'indispensabile anobii e faccio un sunto :)

"skellig" di David Almond; ne ho visto il fillm e mi hanno prestato il libro da leggere e devo dire che è proprio ben fatto. La storia non è banale ed è narrata in modo agile.

"l'enigma Montefeltro" di Marcello Simonetta; il coinvolgimento di Federico da Montefeltro nella congiura dei Pazzi, narrato da un discendente di Cicco Simonetta che tenne la cancelleria del Ducato di Milano in quegli anni. Mi è proprio piaciuto.

"storia dei pagani" di Nigel Pennick e Prudence Jones; un rapido excursus che spazia dalle religioni antiche sino alle, più o meno presunte o fedeli, loro eredi contemporanee. Poco impegnativo.

"anabasi" Senofonte...a me è piaciuto molto, sarò che sono in astinenza da letteratura classica...mah...

"memorie di una cagna" Francesca Petrizzo; la guerra di Troia vista da Elena. All'inizio mi ha un po' perplesso, poi mi ha conquistato e le ho perdonato anche alcune libertà un po' eccessive. Però si legge bene ed è breve, se avesse allungato la broda sarebbe stato probabilmente inaffrontabile; l'ho trovato una buona lettura da ombrellone.

"zia mame" di Patrick Dennis; il film va visto rigorosamente prima del libro. Il libro è proprio bello, si legge rapidamente ed è brioso.

"l'uomo del quadro" Susan Hill; una ghost story inglese dell'autrice de "la donna in nero". Non è bello quanto il suo predecessore, ma è un buon libercolo che si mantiene conciso ed efficace.

"i servizi segreti di Venezia" di Paolo Preto; un saggio storico sullo spionaggio della Serenissima letto con qualche difficoltà, ma pieno di dettagli interessanti.

"l'uomo con gli occhi glauchi"
di Patrizia Debicke van der Noot; un romanzo incentrato su un celebre quadro di Tiziano...ed è stato un buon romanzo.

"sparta e atene" di Sergio Valzania; un libriccino agile e di facile lettura sulle guerre del peloponneso.

"il guscio della tartaruga"
di Silvia Ronchey; scritto da una bizantinista della quale ho apprezzato "l'enigma di Piero" (su Piero della Francesca; si tratta di un saggio) e "lo stato bizantino", si tratta di una raccolta di biografie in formato bignami di vari personaggi illustri. Non avendo capito dove l'autrice volesse andare a parare, mi sono limitato ad apprezzarne alcuni resoconti di abitudini e dettagli più meno bizzarri. E' breve e non è stata una lettura poi così terribile...

"teodosio il grande" di Hartmut Leppin; mi è piaciuto non ostante mi abbia impiegato molto tempo...

"la biblioteca dei sogni"
di Julie Highmore; un romanzo assolutamente privo di pretese. Una simpatica sorsata d'acqua fresca.

"bisanzio nella sua letteratura" autori vari; è da un po' che mi fa compagnia e lo leggo tra un libro e l'altro centellinandolo...l'ho detto che ho una fisima per Bisanzio e quindi compatitemi :asd:

Attualmente ho iniziato anche "medioevo sul naso" di Chiara Frugoni, un elenco discorsivo, ma non esaustivo, delle invenzioni medioevali.

Ho anche tentato di leggere "Ipazia" di Di Adriano Petta e Antonino Colavito; una insopportabile, melensa, apologia di Ipazia. Durante la lettura ho temuto fortemente per la mia glicemia. L'ho abbandonato a metà prima di sviluppare una forma diabetica a caso.
 
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smaoineamh
view post Posted on 30/8/2010, 21:52




Nell'ordine:

"Mistero" Autori vari, tra cui il Giuda qui presente; la raccolta mi è piaciuta, a parte un paio di racconti. Ho sempre avuto delle perplessità sui libri che raccolgono più di un autore, ma devo dire che questo mi è piaciuto e la lettura è veloce;

"Elizabeth and Mary" di Jane Dunn; finito di leggere durante le vacanze albioniche, è un saggio che mantiene costantemente il lettore attento alla mentalità del periodo, riporta molti estratti epistolari molto belli, anche se non semplicissimi da leggere. Molto bello;

"Midnight sun" Stephanie Meyer; l'avevo sul kindle e mi ha fatto passare le due ore di attesa in aeroporto e il volo da Londinium a Parma; probabilmente potevo impiegare più utilmente il mio tempo contandomi i pori della pelle. Lettura egualmente inutile come il resto della saga...mi rifiuto di leggere "la breve e inutile vita da un petosecondo di Bree Vattelapesca", ho già sprecato tempo a sufficienza a dietro alla Meyer che è una sorta di Mida al contrario; almeno per i genere letterari e non certo per le sue tasche...

Attualmente sto rileggendo, e sono quasi alla fine, "84 Charing Cross Road" e "The Duchess of Bloomsbury street" di Helene Hanff. Si tratta del libro, mi riferisco a "84 CCR", che ispirato il magnifico film con Anthony Hopkins e Anne Bancroft; visto che il libro, e pure il film, è appena un po' datato, la vicenda narra il rapporto epistolare, dato che trattasi di una serie di lettere, tra la scrittrice Helene Hanff, povera in canna ma alla ricerca di letteratura inglese, e Frank Doel dipendente della Marks & Co. con sede al civico 84 di Charing Cross Road. Io adoro questi libri e venero il film...
 
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Il Signor Botti
view post Posted on 31/8/2010, 00:51




Io ho appena finito Solaris di Stanislaw Lem - un tipo un po' alla Huxley, uno di quei biclasse scienziato-scrittore - che mi ha davvero stupito per la sua capacità narrativa a dir poco sottile; certo, non è esattamente una lettura da disimpegno e non sono nemmeno le barzellette di Totti ma vi assicuro che se amate le psicopippe ed i viaggi nel cosmo ne vale la pena.
 
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smaoineamh
view post Posted on 31/8/2010, 11:30




CITAZIONE (Il Signor Botti @ 31/8/2010, 01:51)
Io ho appena finito Solaris di Stanislaw Lem - un tipo un po' alla Huxley, uno di quei biclasse scienziato-scrittore - che mi ha davvero stupito per la sua capacità narrativa a dir poco sottile; certo, non è esattamente una lettura da disimpegno e non sono nemmeno le barzellette di Totti ma vi assicuro che se amate le psicopippe ed i viaggi nel cosmo ne vale la pena.

"Solaris" è un bellissimo libro dal quale venne tratto, negli anni '70, un bellissimo film diretto da Tarkovskij; il film ha dei ritmi un po' lenti, come la maggior parte della fantascienza anni '70 del resto, ma è decisamente ben fatto.
Un po' più banalotta, ma non inguardabile, la versione cinematografica più recente.
Il libro l'ho letto quando finalmente lo hanno rieditato, poichè sino a qualche tempo fa avevo visto solo il film sovietico.
 
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giudappeso
view post Posted on 13/9/2010, 19:01




Sono bloccato su Ogni cosa è illuminata dall’inizio dell’estate, e non perché non mi piaccia, ma per colpa di Breaking Dawn – che tu sia maledetta, Stephenie Meyer! – che mi ha tolto ogni voglia di leggere. Non so come faccia ad avere il successo che ha, le è andata di culo d’imbroccare un filone che s’inchiappetta la mente e il portafogli di milioni di ragazzine (e non solo, sigh!), arrangiando la misoginia e lo stalking in una forma demente di romanticismo coatto.
In questo modo non vado avanti con nessuno dei due, se non a passettini di bimbo. Anzi, di baby puffo. Va beh, quando finirò ‘sta saga demenziale, postando l’ultima parodia bignami, tirerò un sospiro di sollievo da muovere le vele di un brigantino.

Intanto, Ogni cosa è illuminata è prevedibilmente più complesso della controparte cinematografica che tace il passato di Trachimbrod, dettagli sul viaggio stesso e sui suoi protagonisti. Bello da leggere, intrigante nella forma letteraria adottata e originale oltreché divertente nel linguaggio, soprattutto le epistole di Alex. Non è leggero, non va giù in un fiato e non ci faccio le ore piccole (come potrei?, quelle sanguisughe Tiffany hanno ammazzato il mio afflato per la lettura), ma è bello, mi piace e vale la pena di arrivarci in fondo. Col senno di poi, avrei fatto bene a non accostarne la lettura a una cagata pazzesca, ma ormai la frittata è fatta e le uova non tornano nel guscio.

Invece Breaking Dawn è il trionfo della psicopippa EMO style: dopo essersi sposata a diciott’anni con uno stalker con la faccia da adolescente tossico e l’età di Andreotti (e probabilmente lo stesso rigore morale), l’oca parte per la luna di miele pur sapendo che lui la vede come una braciola al sangue mentre lei vede lui come un Calippo. Come può finire? Eh... no, qualunque cosa abbiate pensato, pensatela più cretina, più inutile, più “che cazzo c’entra coi vampiri!?” e magari indovinate anche. O forse no. Anyway, sono a metà libro e, anche se non mi avessero già raccontato come va a finire, l’avrei capito da me grazie all’incapacità dell’autrice di creare un’imprevedibilità, un colpo di scena, una suspense, un “guarda là, c’è Elvis!”, macché... più prevedibile del tre dopo il due.
 
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smaoineamh
view post Posted on 17/9/2010, 17:30




Nel mentre mi rileggo "Il Nome della Rosa", col quale sono quasi arrivato in fondo, ho ultimato anche "Sarà vero".

Sarà vero: una simpatica indagine dagli albori del "complottismo". In principio furono...uhm...i massoni credo, poi un libercolo di un asino in teologia spopolò, inventando panzane varie sui gesuiti, che a causa di questo idiota vennero cacciati da tutte le corti d'Europa, gettò le basi per i "complotti" futuri. In circa 300 anni di storia, dalla nascita della massoneria insomma, le stesse trame megalomani sono state attribuite a chiunque: inesistenti Rosa Croce, mummie di Templari, massoni di ogni genere, gesuiti, Napoleone ha accusato lo Zar di voler conquistare il mondo avvalendosi delle solite procedure, obbligando quindi Napoleone a conquistare il mondo in modo preventivo :asd:...e poi di tutto un po' sino agli ebrei con quello che è accaduto.
Dalla trattazione rimangono fuori solo gli alieni...una grande puntatona di Bob Jakob senza il punto di domanda finale; è tutto tragicamente finto.
Un bel libro devo dire, ben scritto.
 
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38 replies since 5/1/2009, 14:20   346 views
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