Uno strano ululato, un suono a metà tra il vento e una bestia...
poi l'eco di un piano... quasi celestiale
e poi finalmente, accompagnato da un crescendo lo schermo nero lascia lo spazio ad un immagine
Secret of Mana
prima di parlare di questo gioco è bene farsi un idea di quello che era il mondo dei JRPG all'epoca.
Essenzialmente esistevano 2 scuole di pensiero.
La prima era quella dell'action rpg. il personaggio è guidato nei movimenti direttamente dal giocatore. Non esistono vere e proprie variabili, le uniche statistiche modificabili del proprio personaggio erano la sua vita e l'equipaggiamento che utilizzava. Persino il concetto di danno inflitto in questi giochi era molto vago ... non esiste un unità di misura del danno ma un numero di colpi fisso che un nemico poteva sopportare prima di morire. Il rappresentante principale del genere era la serie The Legend of Zelda, ma non era certo l'unico (tanto per dirne uno qualcuno dell'agenzia ricorderà con affetto un certo Golvellius)
Dall'altro lato spiccavano giochi dove l'effettivo controllo del personaggio era limitato ad una serie di comandi. Tutto il resto veniva gestito da diverse caratteristiche che miglioravano man mano che il personaggio guadagnava esperienza. La serie di Final Fantasy (già abbastanza nota all'epoca ma la cui fama non era neppure paragonabile a quella che ha ottenuto a partire da Final Fantasy 7) ne era un esponente di spicco.
Proprio a partire da Final Fantasy nacque uno spin-off
il suo nome era Seiken Densetsu: Final Fantasy Gaiden
Usci per game boy e fu da molti considerato un ottimo gioco.
poi per Super Nintendo uscì un seguito, Seiken Densetsu 2, conosciuto al di fuori dal giappone come Secret of Mana.
La principale particolarità di questo gioco era la sua capacità di fondere le due filosofie del JRPG in un gioco solo realizzando un gioco d'azione ma che prevedesse un sistema di statistiche come per i giochi di ruolo a turno.
Tuttavia non era l'unica peculiarità del gioco.
Le armi che si incontravano nel corso del gioco erano in tutto otto. ogni arma è unicavi è una sola spada, una sola asciaun solo arco a disposizione, tuttavia ogni arma poteva essere migliorata grazie alle Weapon orb trovate negli scrigni o ottenute sconfiggendo un boss. man mano che si evolvevano le armi ottenevano effetti speciali. L'evoluzione dell'arma stessa però non era l'unico miglioramento possibile relativo al combattimento in corpo a corpo. Ogni personaggio aveva una caratteristica legata ad ogni singola arma, la maestria raggiunta con quel tipo di arma. ogni nuovo livello di maestria raggiunto permetteva al personaggio di preparare un attacco speciale sempre più devastante e spettacolare ma allo stesso tempo sempre più lento nella sua preparazione.
Gli incantesimi invece si potevano ottenere stringendo i rapporti con gli 8 spiriti elementali. Anche in questo caso gli incantesimi potevano essere potenziati proprio utilizzando con frequenza lo stesso elementale. Il tutto fino ad arrivare al massimo livello ottenuto il quale con una certa frequenza si poteva assistere a una versione molto più potente e spettacolare degli incantesimi standard.
I personaggi con cui giocare erano 3, i nomi ufficiali erano Randi, Purim e Popoi. Il loro ruoli erano in qualche modo ben definiti. Randi era un puro guerriero, pochi fronzoli, nessun incantesimo (con sommo disappunto di Randi stesso), tanta vitalità e potenza.
Purim, la ragazza, rivestiva principalmente un ruolo di supporto ottenendo nel corso del gioco soprattutto incantesimi curativi, potenziamenti ed altre magie di utilità varia.
Popoi invece era una sorta di folletto e rappresentava l'artiglieria del gruppo con un vasto arsenale di incantesimi offensivi.
Mentre il giocatore utilizzava uno dei personaggi gli altri due venivano controllati dall'intelligenza artificiale (impostabile seppure in modo estremamente grossolano) e il giocatore poteva comandare loro quando utilizzare incantesimi o oggetti (cosa che grazie a dio non facevano di loro spontanea volontà .... saggia decisione)
La cosa straordinaria e che sento mancare in tantissimi giochi moderni era la possibilità di giocare in due controllando due dei tre personaggi (e in realtà anche la possibilità di giocare in tre e controllarli tutti se muniti di un accessorio che permetteva di aggiungere altri joypad)
Il gioco di ruolo non era più un esperienza solitaria ma un gioco da condividere con gli amici.
il risultato fu assolutamente strepitoso, e tutti vagammo per innumerevoli ore in questo mondo di mostri coloratissimi.
La storia dal canto suo risulta quasi banale in un simile tripudio di Gameplay.
Randi estrae da una roccia la leggendaria spada del mana e con questo atto, senza saperlo, la barriera che proteggeva il suo villaggio svanisce e senza di essa i mostri iniziano ad attaccare il villaggio.
Nonostante l'impegno del giovane Randy nel difendere il villaggio la decisione dei suoi abitanti è irrevocabile: Randy sarà bandito da Potos fino a quando non rimedierà al suo errore.
Purim si unirà a lui nel tentativo di salvare Dyluck, un guerriero di cui è innamorata ed al quale è stato ordinato dal re di Pandora di assaltare il castello della strega Elinee.
Popoi invece è affetto da amnesia, non ricorda il suo passato e spera nel viaggiare con Randi in giro per il mondo di trovare qualcosa che possa restituirgli la memoria.
Ma non è la storia in se l'importante quanto il modo in cui viene narrata, come si sviluppa e gli spunti di gioco che ci offre.
Nonostante la grafica coloratissima e pucchosa sfido chiunque a non aver provato anche solo un piccolo brivido nell'entrare per la prima volta nelle rovine di Pandora o nel combattere contro il Demon Wall mentre questo ci spingeva inesorabilmente verso il muro di aculei.
Il fatto che nella storia ci siano strani svarioni come salvare babbo natale diventa un dettaglio del tutto trascurabile...
concludendo vorrei invitarvi tutti a farvi un enorme regalo.
Dato che l'intenzione era di aprire il sipario per giochi poco conosciuti vi invito tutti a prendervi un emulatore di super nintendo e procurarvi Seiken Densetsu 3 ... ovvero secret of mana 2.
Non fu mai tradotto in inglese ma grazie all'emulazione e a tanti appassionati esistono rom perfettamente tradotte.
Il gioco mantiene gran parte degli elementi di secret of mana con alcune differenze
Le armi ora si comprano come in ogni altro gioco di ruolo. Ogni personaggio ha un solo tipo di arma a disposizione e sebbene le super mosse esistano ancora sono molto semplificate nel loro utilizzo.
Gli otto elementali esistono ancora ma la distribuzione delle magie avviene in un modo un pochino differente, non basta trovare l'elementale per ottenere automaticamente tutti gli incantesimi che fornisce.
I personaggi sono 6 ma all'inizio del gioco si scelgono 3 di quei sei personaggi. Questo crea anche un certo grado di non linearità nel gioco. Esistono 3 differenti storyline che si intrecciano e quindi 3 differenti arcinemesi.
Ogni personaggio inoltre oltre ad evolvere con il normale aumento di livello può operare un cambiamento della sua classe. Infatti in due differenti punti durante la crescita del personaggio (18esimo e 38esimo livello) è possibile scegliere due strade, luce e tenebre. questo permette ad ogni personaggio di avere 4 possibili evoluzioni finali differenti. ogni differente classe ha il suo set di magie.
Ad ogni livello guadagnato infine non si ottiene un automatico potenziamento del personaggio ma un punto aggiuntivo da distribuire tra le caratteristiche a proprio piacimento.
Chi non ci ha ancora giocato corra a procurarselo