| Vorrei con questo post ricordare la scomparsa dell'immenso, insostituibile Gianfranco Funari.
Una figura unica nel caleidoscopico carrozzone della TV italiana, il vero creatore del genere trash, il signore dell'insulto, il re della monnezza, l'imperatore della cafonata.
Ma sincero, intelligente, studiato, barocco, naif, mirato in ogni suo atteggiamento plateale, eccessivo, iperbolico.
Un istrione di borgata, un genuino qualunquista, ma un uomo libero, qualcuno che è sempre stato capace di restare a testa alta, fiero e indomito.
Qualcuno che non è mai rimasto a guardarsi la punta delle scarpe, ma che ha sempre avuto l'ardire di guarare, sfrontato, il suo interlocutore negli occhi. Al grido di "Dammme 'a due"!
Gianfranco ha pagato di tasca propria coraggio e dignità. Lo ricordo, negli ultimi giorni, come un profeta dimenticato, relegato nelle infime TV locali o ospite nostalgico di una passata età dell'oro. Ma perfino nelle ultime apparizioni, negli occhi di quel vecchio canuto brillava lo spirito guerriero di un barbaro dell'etere, calato come un maglio sul carrozzone dei pavidi lacchè catodici.
Addio Gianfranco!
PS: Dio, vedi di non farlo incazzare troppo... La Forza scorre potente in lui!
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