Il Gorrero |
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| beh, cosa ti posso dire... è un posto strano, arrivi all'aeroporto che è poco fuori da un paesino più piccolo di Collecchio (è la seconda città più grande di tutta l'Islanda). da lì salti in macchina e seguendo l'unica via principale di tutto lo stato (che assomiglia alla via Spezia come ampiezza) raggingi la capitale Reykjavik che si presenta come una piccola città sul mare pulita e ben tenuta delle dimensioni circa di Parma. Qui vive praticamente 3/4 della popolazione dell'intera isola che come avrete capito non è granchè affollata. il resto dell'isola vede alcuni "villaggi" dislocati lungo tutta la circonferenza che si distanziano circa di 70 km l'uno dall'altro, questi sono formati da una decina di villette monofamiliari, e un pub/tavola calda. per ogni tratto di strada tra un villaggio e l'altro vi è un benzinaio-minimarket.
il cibo è meglio di quanto credessi: a parte il merluzzo, cucinato in ogni modo possibile e immaginabile e considerato piatto "tipico" insieme alla carne di squalo, si trova una cucina tipica nordica, con carne ovina suina e bovina, patate e salse strane.
il nome Islanda deriva dall'inglese Iceland il che fa pensare a una terra ghiacciata, ma questo è tutt'altro che vero, il nome infatti è dovuto a un antico errore sulle prime mappe nautiche in cui il nome Iceland (islanda) e Groenlandia (Greenland) erano stati inavvertitamente invertiti
l'Islanda è infatti verdissima e piena di natura, questo grazie alla sottigliezza della crosta terrestre che permette al magma sottostante di riscaldare il terreno.
il territorio è ricco di fenomeni vulcanici come vulcani, geyser, e lagune di acqua calda
altri fenomeni naturali sono invece i due giganteschi ghiacciai che occupano praticamente il centro dell'isola, gli iceberg e alcune spettacolari cascate.
alcune curiosità:
- l'Islanda non ha un esercito
- non usano i cognomi ma i patronimici, i maschi avranno come cognome il nome del padre più il suffisso "son" le femmine invece avranno il nome del padre più il suffisso "dóttir" rispettivi di figlio e figlia
-l'acqua calda delle tubature proviene da falde acquifere naturali calde a causa del magma. In islanda quindi non usano lo scaldabagno
-a Reykjavik le strade e i marciapiedi hanno, sotto lo strato di cemento, delle piccole tubature a serpentina che, alimentate dalle falde acquifere calde, prevengono il congelamento del manto stradale.
- tutta l'energia elettrica dell'islanda è fornita da centrali termiche ed idriche
- i lampioni e l'illuminazione pubblica in generale è accesa 24 ore su 24 per tutto l'anno questo a causa del periodo invernale in cui vi sono solo 2-3 ore di luce al giorno
il documentario è finito, ora tocca a voi la prossima puntata in cui mi parlate dell'Irlanda
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