giudappeso |
|
| “Balla coi Puffi”, sì sì, l’ho sentito chiamare così e anche a ragione! A me però non è dispiaciuto, forse perché l’hanno pompato come un canotto al mare, e quindi avevo un’aspettativa ridotta e il BoiatoMetro con la lancetta già pronta allo scatto. Invece, tutto sommato, l’ho trovato un film gradevole senza essere il capolavoro che avrebbe spaccato il culo alla cinematografia contemporanea e cambiato il mondo della fantascienza per sempre. Sicuramente queste innovazioni ce le vedremo in altri film (come gli effetti di Matrix), perciò lo prendo anche come un investimento sui film a venire. Sì, la trama è scontata e lineare, come la favola ecologista che è, però qualcosa si salva. Mi sono piaciuti il concetto di pianeta interconnesso (anche se la biologia di Pandora mi lascia una coda di perplessità che mi spazza per terra), la bellezza delle immagini e le creature aliene. Ho un mazzetto di perplessità sul protagonista, che prima vende informazioni al capo ma poi conosce la gnocca aliena e allora no, dopotutto a lui piace la patata extraterrestre. Cambia rotta, “salva la cheerleader, salva il mondo” e diventa il Paul Atreides di Pandora. Okay, ha montato uno pterodattilo-farfalla invece di un verme, ma siamo lì, e comunque è diventato profeta o quello che è pure lui. Poi, il fatto che la Terra – dice il Plot (ma dopo averlo annunciato, l’hanno seguito?) – fosse nella cacca e che l’unico modo per venirne fuori era investire in quella missione mineraria lo si accenna appena, e a lui, tra una cosa e l’altra, glie n’è fregato fino a giovedì. Okay, ai na’vi stanno facendo cose brutte, sono d’accordo... ma un dilemmino morale sul fatto che senza quelle risorse sulla Terra morirà un tetrazillione di persone, vogliamo infilarcelo? No, una volta scoperto che con l’avatar può correre e saltare come una capra sotto steroidi, e che la panterona aliena ci sta, lui è a posto così. Cancella il file Terra dalla memoria e lotta per il suo nuovo pianeta. Poi ti credo che gli piovono accuse di antipatriottismo e quant’altro, ma non è politica, è che è scritto coi piedi. Se Cameron questi anni se li fosse presi per la sceneggiatura, invece che per gli effetti speciali, Avatar poteva essere meglio di un gradevole film di cassetta per il totale disimpegno. È un blockbuster perché è un successo commerciale, non perché è il più grande film di tutti i tempi. Anche se l’ego di Cameron, con tutto il suo campo gravitazionale e la massa da corpo celeste, potrebbe dissentire.
Poi c’è una cosa che mi manda ai matti, secondo me una pugnetta di Cameron. Gli altri utilizzatori di avatar si vedono solo due volte: all’inizio, quando si allenano al campo, e alla fine, quando aiutano a tenere sotto tiro i soldati che se ne vanno. Dove accipotta erano per tutto il film, a tirarsi le pugnette col regista per essere stato tanto gallo da sprecare soldi in scene gratuite? Mi lascia perplesso o per lo più lesso, ancora non lo so.
|
| |