Background storico completato

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Poetapunk
view post Posted on 11/10/2006, 20:07




-VIGOLENO, 14 OTTOBRE 1414 -

Questo è un piccolo background storico, una piccola “contestualizzazione” necessaria per una buona interpretazione alla serata di Vigoleno, 14 ottobre 1006.
Tutto quanto è scritto in questi foglio è di utilità per fortificare l’immedesimazione dei personaggi nel loro momento storico, e principalmente per permettere ad ognuno di noi di non contraddire sé stesso o gli altri quando dialogano con il pubblico.

ANNO DI GIOCO: 1414


GUELFI E GHIBELLINI: dopo la morte dell'imperatore Enrico V (1125), che non aveva eredi diretti, l’Impero venne conteso fra diversi pretendenti. Si disse GHIBELLINO il partito dei sostenitori della casa di Hohenstaufen, duchi di Svevia e signori del castello di Wibeling in Franconia (da cui la parola ghibellino), ostili alla supremazia papale, in contrapposizione al partito dei GUELFI, guidato dai duchi di Baviera, eredi di Guelfo (da cui la parola guelfo), più inclini ad un accordo con i pontefici.
Con l'elezione a re di Germania di Federico I Hohenstaufen (detto il Barbarossa), nel 1152, e la successiva incoronazione imperiale nel 1155, la fazione ghibellina prevalse nel territorio dell'impero: poiché Federico intendeva riaffermare in Italia la supremazia imperiale che i comuni avevano sottratto all'impero con il sostegno del papato, sotto il suo regno (1152-1190) si verificò uno spostamento dei termini guelfo e ghibellino dall'area tedesca a quella italiana, dove essi indicarono rispettivamente i sostenitori del partito papale e i difensori della causa imperiale.
In Italia, dunque, vi furono città come Firenze, Milano e Mantova che abbracciarono la causa guelfa, altre come Forlì, Pisa, Siena e Lucca che sposarono la causa imperiale. La scelta aveva varie motivazioni: in primo luogo, la ricerca di autonomia spingeva città nominalmente sotto controllo imperiale a cercare alleanza nel Papato (come è il caso di Milano) e città nominalmente sotto l'influenza papale a cercare l'appoggio dell'Impero (come è il caso di Forlì); in secondo luogo, si sceglieva un partito per semplice opposizione al partito in cui si era schierata la città rivale (se Milano è guelfa, Pavia deve essere ghibellina; se Forlì è ghibellina, Faenza sarà guelfa, e così via...), in base al vecchio principio "il nemico del mio nemico è mio amico".
GHIBELLINI: filo-imperiali GUELFI: filo-papali


BREVE STORIA DI VIGOLENO:
• Le leggende vogliono che Vigoleno affondi le sue radici già in epoca romana, ed il nome stesso deriverebbe dal latino “Vicus Laelium”, ma non c’è certezza (Potrebbe essere una questione forbita che il Conte potrebbe toccare, ma non è nulla di importante ai fini della serata).

• la prima testimonianza certa del castello di Vigoleno risale al 1141: il castello (anche se è più probabile fosse una piccola torre fortificata) faceva parte del sistema difensivo della città di Piacenza, e fungeva da avamposto verso Parma e per controllare le vie per Bardi e Borgotaro.

• Tra il 1200 ed il 1300 subentrò nella realtà di Vigoleno la potente famiglia piacentina degli Scotti.


CHI SONO GLI SCOTTI:

Gli Scotti furono una delle quattro più importanti famiglie di Piacenza, assieme agli Anguissola, i Landi ed i Fontana.
Non si sa bene quale sia la loro genealogia, e lo stipite accertato è Lanfranco, vivente nel 1222 a Piacenza, di cui era Rappresentante.
Nell'iscrizione dei registri comunali del 1221, la famiglia è segnalata come Populares, per cui la loro origine è popolare-mercantile.
Ma fecero una formidabile ascesa sociale.
Perché?
Perché gli Scotti erano mercanti e banchieri, con traffici su scala internazionale. La loro compagnia commerciale e bancaria si chiamava "SOCIETAS SCOTORUM", ed aveva filiali a Genova e Piacenza, e in varie parti dell'Europa e perfino in Oriente:
- il loro patrimonio, già all'inizio del 1300 era vastissimo.
La loro ricchezza permise loro di acquistare enormi terreni e castelli e potrebbe essere che Vigoleno venne acquistata così.

Ma ovviamente la ricchezza porta invidia e gelosia: così gli Scotti entrarono in conflitto con l'altra grande famiglia commerciale di Piacenza, gli Anguissola.
E mentre gli Anguissola erano ghibellini (filo-imperiali), ovviamente per contrario gli Scotti erano Guelfi (filo-papali).

Il primo grande Scotti fu ALBERTO I:
- egli divenne nel 1280 Signore di Piacenza, estendendo il territorio della città.
Nel 1302 divenne anche Signore di Milano, sonfiggendo i Visconti, ma non riuscì a mantenere la città ed i Visconti tornarono.
Alberto fortificò Vigoleno nel 1306.

Suo figlio, FRANCESCO I u anch'egli Signore di Piacenza, ma dovette cederla ai Visconti di Milano

FRANCESCO II, nipote di Francesco I, è il vero grande protagonista di Vigoleno:
- dopo avere fatto un pellegrinaggio in terra Santa per espiare un assassinio, essere stato Podestà (i Podesta erao annuali e non potevano essere della città in cui svolgevano il ruolo) di Bologna, Milano, Brescia e Bergamo.
Nel 1394, Gian Galeazzo Visconti, che l'anno dopo sarebbe stato elevato a Duca di Milano, Francesco II venne fatto Cavaliere e
il 1° luglio 1404, Giovanni Maria Visconti, figlio di Gian è nominato Conte di Vigoleno, dove viene quindi ricostruito il Castello.

Il 16 aprile 1407, Giovanni Maria Visconti gli concede anche Castell'Arquato.

1414 (la data che interessa noi): i figli di GIACOMO (figlio di Farncesco II) cioè PIETRO e ALBERTO III vengono insigniti dall'Imperatore Sigismondo di Lussembrugo col titolo di Conti di Vigoleno, Castell'Arquato e Fiorenzuola, e
l'AUTORIZZAZIONE AD AGGIUNGERE AL COGNOME SCOTTI QUELLO DEI DUGLAS, in ricordo della leggendaria origine scozzese.

[capite bene quindi che gli Scotti erano una famiglia molto potente in quell’epoca, che aveva a che fare con la ricchezza e con i potentati dell’Italia del 1400]



• Con Alberto I Scotti, che nel 1306 fortificò il centro, Vigoleno divenne teatro dello scontro tra le fazioni Guelfe e Ghibelline.
Ma nel 1317, dopo anni più o meno sfortunati contro i Visconti di Milano, Alberto I Scotti venne sconfitto da Galeazzo Visconti (non Gian Galeazzo), alleato della fazione ghibellina degli Anguissola, nemica degli Scotti.
E il figlio di Alberto, Francesco I Scotti, cederà Piacenza e tutto il territorio ai Visconti.
Così Vigoleno passa nelle mani dei Milanesi.

• Vigoleno tornerà in mano alla famiglia Scotti con Francesco II, nel 1404, grazie all’elevazione a Conte da parte di Giovani Maria Visconti (figlio di Gian Galeazzo).
Sotto Francesco II si ha la definitiva ricostruzione del castello di Vigoleno, che in tutti quegli anni, scontro dopo scontro, era stato distrutto ben 2 volte, una da parte dei ghibellini piacentini ed un’altra da parte delle truppe pontificie del cardinale di Bologna (legato alla fazione guelfa):
- Francesco commissionò a maestranze provenienti dalla Lunigiana l’attuale struttura del castello.

• 1414: E’ LA NOSTRA NOTTE!! L’imperatore Sigismondo, Rex Romanorum ha insignito gli Scotti del titolo di Conti, riconoscendoli definitivamente e sancendo così il loro potere sulle terre di Vigoleno, Castell’Arquato e Fiorenzuola, ed ha permesso loro di aggiungere al cognome, Duglas, come segno distintivo della loro appartenenza alla famiglia nobile scozzese.
Un inviato del trono scozzese è giunto a Vigoleno, per sancire il vincolo, ed è stata indetta una grande festa.











CHI È IL PAPA DELL’EPOCA?
Nel 1414 il Papa ufficiale è il veneziano Gregorio XII°, papa dal 1406 al 1416, anno in cui abdicò.
E’ il papa Ufficiale, perché durante il suo pontificato, ci furono ben 2 Antipapi: Alessandro V e Benedetto XII, che si contendevano il potere con Gregorio.
Per il 30 ottobre 1414 Sigismondo, Imperatore ha indetto un concilio, a Costanza, proprio per dirimere la questione, e pervenire ana riappacificazione.
Da ricordare che la “Cattività Avignonese” del Papato era finita da non più di 40 anni, iniziata nel 1307 e terminata con Gregorio XI° nel 1377, per cui ancora molte tensioni e paure sono quotidiane.



PICCOLE INFORMAZIONI SU PIACENZA:
Piacenza è ovviamente molto importante per la storia di Vigoleno, per cui poche info sulla sua storia non fanno male, specialmente se qualche pg contadino, intrattenendo il pubblico cafone racconta di essere andato “in città per comperare uno poco de granaglie, ché qui non se trovano”.
- Piacenza è Libero Comune dal 1126, ed aderì alla famosa Lega Lombarda che si oppose all’imperatore Federico Barbarosse nel 1176, vincendo a legnano col famoso Carroccio.
- Combatté con successo contro i comuni confinanti di Cremona, Pavia e Parma, riuscendo ad allargare i suoi domini al contado e strappando ai Malaspina ed al vescovo di Bobbio il controllo delle vie commerciali per Genova, dove già erano insediati i primi banchieri piacentini (e vi ricordo che gli Scotti erano Banchieri).
- Dalla seconda metà del XIII secolo furono frequenti le lotte intestine tra le grandi famiglie, per il potere e l'amministrazione. Alberto Scotti, venne eletto nel 1290 signore perpetuo della città, carica che resse fino al 1304 e poi con interruzioni sino al 1313.
- Sotto quest'ultimo governante, mercante e banchiere che fu signore anche di Tortona e Novara e per breve tempo di Milano, nel 1313, fu assediata e cedette al dominio dei Visconti di Milano fino al 1447. Il duca Gian Galeazzo riformò lo statuto cittadino e trasferì a Piacenza l'Università di Pavia. Passerà poi, dopo un terribile assedio che si concluse con la deportazione di migliaia di cittadini, agli Sforza cui resterà fino al 1499.


Ricordate che la Chesa di Vigoleno è dedicata a San Giorgio, se magari, chiacchierando, parlate del santo patrono.

So che tutto questo è lungo e paciosissimo, pieno zeppo di datine e nomi..

BUON “GIOCO” !
 
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Il Signor Botti
view post Posted on 12/10/2006, 01:38




C'è una piccola modifica da fare e poi è perfetto!
Sei il nostro bambino speciale e ti amiamo!
 
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1 replies since 11/10/2006, 20:07   1890 views
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