[torneo] ded-pathfinder 18/09 vimercate (mb)

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midnightson
view post Posted on 2/7/2011, 07:53




Ciao ragazzi, il gruppo Lanterne Oscure è orgoglioso di presentare, il suo primo Torneo a squadre di D&D/Pathfinder che si svolgerà il 18 Settembre, presso la Games Academy Vimercate (Piazza Marconi 7/d ). All'evento potranno partecipare squadre composte da 4 o 5 giocatori; con personaggi creati dal nostro Staff o dagli stessi partecipanti utilizzando a loro discrezione, le regole di creazione di: D&D 3.5 o Pathfinder, l'avventura è ambientata nel mondo di Golarion e più precisamente nella città di Westcrown capitale del regno del Cheliax. Il costo di partecipazione è di 5 euro a persona. Per informazioni e prenotazioni. Inoltre, tutti coloro che parteciperanno al torneo di settembre, non pagheranno il prossimo torneo organizzato per il 6 di novembre in occasione del compleanno della Games Academy di Vimercate. Insomma questo è un ottimo motivo per iscriversi no trovate? Vi aspettiamo volenterosi e con tanta voglia di giocare. A presto per ulteriori news e iniziative, bye :)

Il Capitano di ogni squadra dovrà compilare e mandare all’indirizzo [email protected] questo dettaglio completo di:

1. NOME DEL SQUADRA:

2. CITTA’ DI PROVENIENZA:

3. NOME E COGNOME DEL CAPITANO E IL SUO RECAPITO TELEFONICO:

4. NUMERO DEI COMPONENTI DELLA SQUADRA:

5. INDICARE SE SI DESIDERA (cancellare le opzioni scartate):

USARE LE REGOLE DI D&D 3.5

USARE LE REGOLE DI PATHFINDER

6. INDICARE SE SI DESIDERA (cancellare l’opzione scartata):

USARE PG PREGENERATI DAL NOSTRO STAFF (3.5 e Pathfinder)

COSTRUIRE I PG DA SOLI CON LE SPECIFICHE DEL NOSTRO STAFF

7. GIORNO IN CUI SI INTENDE GIOCARE (cancellare le opzioni scartate):

TURNO DOMENICA 18 SETTEMBRE MATTINO ORE 10.30

TURNO DOMENICA 18 SETTEMBRE POMERIGGIO ORE 15.30

I Termini di consegna delle schede Le schede dei personaggi devono essere trasmesse all’indirizzo [email protected] entro e non oltre DOMENICA 28 AGOSTO, per poter essere controllate dallo Staff dei Narratori. Le schede inviate successivamente a questa data saranno ignorate. Il Torneo si svolgerà presso il negozio “Games Academy Vimercate” (Piazza Marconi 7/d 1° Piano – Vimercate [MB]). Per qualsiasi informazione inviateci una email o venite a trovarci a http://lanterneoscure.devil.it visitando la sezione “EVENTI LANTERNE OSCURE”.

LOCANDINA_TORNEO_SETTEMBRE

Introduzione – parte I

In una delle grandi strutture del Pleatra, il vasto mercato di schiavi di Westcrown, un tiefling si aggirava pensoso tra la merce umana esposta alla meglio, ignorando le vocianti proposte di questo o quel mercante. Sei Dottari di Parego Dospera, con le loro uniformi blu a strisce arancio, lo seguivano lanciando all'intorno occhiate colme di disgusto.
Il tiefling, che indossava anch'egli l'uniforme della guardia, con l'insegna del proprio grado incisa nel bracciale dell'armatura, si avvicinò a me ed ai miei compagni, legati ai ceppi presso il gruppo di schiavi più numeroso: quelli che si trovavano lì per rispondere dei propri crimini. La progenie dei diavoli – si dice – ha un certo fiuto per la feccia, ed infatti il sergente Dottario si rivolse ad un uomo legato proprio accanto a noi, un grosso nordico di Trollheim, con una brutta cicatrice a deturpargli il mento, solo parzialmente nascosta dalla lunga barba castana intrecciata.
Il tiefling gli sussurrò qualcosa che si perse nel frastuono del mercato di schiavi. La risposta però fu pronunciata con voce così roboante che anche alcune delle persone vicine, fossero schiavi, mercanti od acquirenti, si voltarono a guardare, protendendo le proprie orecchie, assetati di storie. «Vuoi sapere come sono divenuto uno schiavo, mio signore? Oghan figlio della lupa può raccontartelo. Scesi qui al sud con le navi lunghe della mia gente, per razziare e depredare. Un giorno capitammo dalle parti di questa città, molto tempo fa, quando ancora tutti parlavano di Aroden e di come il dio sarebbe disceso a vivere qui.
«Dovevo riparare la nave ed assoldare qualche tagliagole per rimpiazzare i miei compagni morti, così mi fermai nel porto della città, e furono i tagliagole ad assoldare me. Dopo lunghe avventure che forse non t'interessano e forse non voglio raccontare ad un soldato, il tempo era passato, Aroden era morto ed i Thurne e gli hellknight avevano conquistato il potere, ma io ero ancora qui. Il perché sono diventato schiavo è una storia molto breve, della quale però vado particolarmente fiero.
«Operavo sull'isola dei nobili, a Regicona, a quel tempo, nientemeno che come guardia di un lord.» Accompagnò un'espressione piuttosto significativa alla parola guardia, per far intendere che era chi compiva i lavori sporchi, e poi proseguì nel racconto: «Un pomposo hellknight dell'ordine della ruota si era messo sulla mia strada mentre innocentemente svolgevo un compito del tutto lecito datomi dal mio signore.
«Chiaramente non potevo ucciderlo, ma io e i miei lo batacchiammo fino a fargli invocare la mamma e ci prendemmo la sua uniforme. Meno di venti minuti dopo – continuò tra le risate dell'ormai attento pubblico – nonostante ci fossimo spostati per far perdere le nostre tracce, ci piombarono addosso non meno di una mezza dozzina di hellknight, con tanto di scherani al seguito. Al contrario di quegli idioti che mi accompagnavano, i quali morirono in maniera rapida e atroce, io mi arresi subito, ed anzi, rivelai loro di mia iniziativa dove avevo nascosto quello che definivo “il nudo”. E così, in virtù del fatto che non lo avevamo ucciso e che restituii l'uniforme che gli avevamo preso, mi concessero di vivere, e mi vendettero come schiavo.»
Il tiefling sorrise mostrando una pletora di bianchi denti affilati: «Bene – scandì – compro quest'uomo, mercante. Provvedi a rimuovere i suoi ceppi.» Mentre il nordico veniva liberato, il soldato lanciò uno sguardo su noialtri, soffermandosi un attimo su di me e poi scuotendo la testa. Con il suo nuovo acquisto al fianco, proseguì lungo la struttura del Pleatra, forse alla ricerca di altri tagliagole da riscattare.


Introduzione – parte II

Nella taverna del “Canto al Tramonto”, il vecchio Zarek Zikken stava spaventando ancora una volta dei giovani con le sue storie. Sedeva in un angolo appartato della taverna: il suo palco scenico preferito, col fuoco alla sua destra che gl'illuminava la parte ustionata del volto.
«Quando per la prima volta le bestie d'ombra strisciarono fuori da Delvehaven io ero lì – stava narrando con voce bassa ed arrochita dall'età – i pathfinder, che gli dei li abbiano in gloria, già da tempo non risiedevano in quella loro antica sede, ma qualcos'altro vi si era intrufolato.» Fece un ampio gesto con le mani attorno al proprio viso, come a dire “qualcosa che non ha un volto umano”, e si godette per un momento la sbigottita e rapita attesa dei propri interlocutori.
«Ovviamente nessuno sa cosa sia – proseguì – ma tutti sappiamo cosa ha risvegliato: le bestie d'ombra che ogni notte affollano le vie di questa città, sbranando gli incauti e combattendo come una silenziosa battaglia contro noi creature del giorno. All'inizio si era trattato di pochi esemplari: io servivo nei Dottari, allora, e noi si diede la colpa a cani randagi, poi al famigerato consiglio dei ladri, che ora – come tutti sanno – è estinto, ed infine si pervenne alla verità.»
«Ero di pattuglia con i miei compagni, e portavamo delle normali torce, non le luminose pyrahje che ardono nelle notti di oggigiorno. D'un tratto, con la coda dell'occhio potei vedere un movimento. Estrassi la spada e mi voltai, ma non c'era più nulla. Udii alle mie spalle l'urlo di un compagno, e quando mi voltai ancora era sparito.» Lasciò che il proprio uditorio assimilasse la scena, lasciando un minuto di pausa, carico di aspettativa e tensione, prima di continuare.
«In breve tre dei miei compagni erano spariti, ma un carro carico di fieno si trovava a lato della strada, proprio accanto a me – fece un gesto alla propria destra, come vibrando qualcosa nell'aria – ed io v'infilai la torcia, che esplose in mille faville, facendomi questo – indicò il proprio volto ustionato, per poi continuare lentamente, assaporando le parole: – ma così le vedemmo, le creature della notte.» Bevve una lunga sorsata di idromele dal proprio boccale, pulendosi poi il viso coperto di barba non fatta, ispida e dura come il ferro.
«Le combattemmo e mettemmo in fuga – concluse – ma sono convinto che fu il fuoco, con la luce ed il calore, a scacciarle, piuttosto che il nostro acciaio – sospirò e svuotò il proprio boccale, prima di concludere: – ma qualunque cosa fu, ha permesso al vecchio Zarek di essere qui a raccontare tutto questo, ed ora qualcuno offra da bere a quest'uomo che ha parlato abbastanza, per stasera.»
Mentre molti si proponevano di pagare uno o due giri d'idromele al vecchio soldato, io lo osservavo attentamente, seduto ad un tavolo dall'altra parte della stanza. Vedevo con i miei occhi ciò che altri non vedevano con i loro: la malattia consumava quell'uomo, e l'idromele lo aiutava a sopportarne il dolore. Avrebbe dovuto essere curato, prima o poi.
Mi alzai dal tavolo che occupavo, lasciando sul pianale unticcio una manciata di monete di rame, e mi avvolsi nel pesante mantello verde che portavo assicurato con una spilla a forma di spada lunga da combattimento: avevo ancora del lavoro da fare, quel giorno, e l'imbrunire si stava avvicinando; avrei dovuto affrettarmi o le famigerate bestie d'ombra mi avrebbero costretto a rinviare all'indomani.

A questo link trovate i bg dei nostri personaggi (il pirata è il 5° pg da scartare con una squadra composta da 4 giocatori).
www.4shared.com/file/ACo_mS26/BG_PERSONAGGI_TORNEO_2.html
 
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