| Playstation 3. Un nome che evoca immediatamente un intero mondo, una console che nelle promesse della Sony si imporrà nuovamente sul mercato dell'Home entertainment, una macchina, ora come ora dai prezzi da capogiro (600 euro e devi attaccarci il giochino). Ma sarà tutto vero o è solo "vapourware"?
Andiamo con Ordine.
IL GIORNO DEL REALESE
Ore 11.30 del 22 Marzo, serata fredda, parto in quel di Fidenza piuttosto assonnato e giungo al negozio di fiducia dove c'è un buon numero di persone che escono con il loro scatole. Ci sono un sacco di curiosi ma le macchine vanno abbastanza bene. Il mio turno: Qui scatta la tristezza. Ti infilano il cappello, il portachiavi, vino, brindisi e super foto da rimasti. Il POS gira, 525 euro, più cento euro di acconto versato a Novembre e 35 euro di buono. Afferro il borsone, i quasi dieci chili della scatola si fanno sentire tutti, ma mentre esci tutti ridono e salutano come se si fosse ad una cerimonia. Si torna a casa, il packaging è sobrio e funzionale; la macchina è lucida, possente, si ha quasi paura di fargli le ditate. Il pad uguale a quello della due invece non stupisce, anzi davanti ad una macchina del genere sembra quasi "vecchio". Sbudello un po il mio impianto, scart, composito etc, sono le 3 e ho settato la belva; solo allora mi ricordo di aver comprato Resitance:Fall of the Man, unico titolo di release a dirmi realmente qualcosa. Quasi con timore lo inserisco. Jingle con scritta Playstation 3: devo farci l'abitudine, d'ora in avantiquesto sostituirà il vecchio. Introduzione con simil foto d'epoca, ottimo doppiaggio e una storia carina con un ambientazione , quella di un 1951 alternativo che all'inizio dona molto all'atmosfera. La fluidità di questo Fps è incredibile, così come l'inteligenza artificiale dei nemici ma i primi due livelli in materia di grafica non sono niente di eccezzionale. Anzi. Tolte le texture volutamente imbottite di effetto blur per dare al gioco un aspetto retrò al gioco bisognerà attendere di arrivare al livello ambientato a Manchester per cominciare a fare le misure al gioco. Un gioco che presebta incredibuli pregi ma anche difetti abissali. La fluidità e la gestione della fisica rasentano l'incredibile; vetri che saltano come in un impatto reale, sedie che si spostano, cadaveri che rotolano con un effetto rag doll molto realistico (anche se non paragonabile al motore grafico Euphoria che animerà GTA 4). Abbiamo, come il team Insomniac ci ha sempre donato una varietà incredibile di armi che passano dal classicofucile americano, a lanciamissili direzionali, fucili a radiazioni, traccianti etc. Il giocatore è pienamente coinvolto nelle feroci sparatorie e senza tuttavia brillare per profondità Resistance tiene incollati allo schermo per tutte le 12/13 otre di gioco, molteper un FPS. Ma non è oro tutto quel che luccica. difatti i programmatori sono ancora lontani anni luce dal sapere gestire il complicatissimo processore Cell di Play 3 ( pensiamo al realese di Play 2 quamdo si accusò l'Emotion Engine di essere una bufala e invece ora guardiamo cosa è ancora capace di fare la Play 2 con giochi dalla grafica incredibile come Yakuza 2, Okami o Rogue Galaxy) e i difetti sono molti e non sempre innocui. Vediamoli brevemente. La scelta cromatica è piatta e poco incisiva; a poco serve avere una tv Hd con milioni di palette e sfumature quando per rincorrere l'aspetto retrò del gioco si sceglie nero-marrone grigio per le citta e verde alien-nero per le strutture aliene. Difatti anche se la grafica cerca di accentuare l'ambientzaione del 1951 il gioco non centra per nulla il bersaglio. Manca la cura nei dettagli nelle armi, nelol'equiopaggiamento nelle ambientazioni. Si vede lontano Km che hanno dovuto buttare su alla svelta la fase di rifinitura per poter presentare Resistance al realese (a novembre negli States e in Jap),. Basta vedere le esplosioni che in un gioco bellico dovrebbero farle da padrone (basta vedere gli ultimi Ghos Recon) ridottte in Resistance a qualcosa di ridicolo e scarsamente realistico; quando spari una granata col fucile i nemici saltano in aria ma non si capisce il perchè!! Le poche sessioni a bordo di veicoli, create per scimmiottare Call of Duty sono anonime e prive di un piglio particolarmente accattivante, cosa che nel gioco della Treyarch incece avveniva (la sessione a bordoi dello Sherman è incredibile). L'uso dell a jeep poi è orribile con un motore grafico sfasato rispetto ai movimenti del veicolo e la fisica che perde ogni senso. Quindi che dire, Resistance è un buon titolo di lancio ma se lo analizziamo non come prima produzione PS3 ma come Fps prende una sufficienza stiracchiata. Play3 invece credo che abbia ancora molto da dire e da mostrare, non si possono fare misure su giochi di realese (ma ve li ricordate quelli della 2? erano AGGHIACCIANTI!) Tuttavie il futuro Sony è pieno di incognite: i sondaggi di mercato segnalano vendite inferiori al previsto e nei negozi la macchina è ampiamente dispoinibile...il prezzo d'altronde è veramente impegnativo ed ora come ora non viè software che meriti tale spesa. E presto pertirare le somme ma un fattore negativo per Sony c'è: mentre sulla Play in primavera usciranno giochi già visti su 360 (Oblivion, Ghost Recon, Saints Row etc) sulla macchina Microsoft arriveranno una serie di Killer application capaci, dopo l'ottimo expoit di Gears of War, di ipotecare il mercato Gdr e FPS. Due titoli? Mass Effect e Halo 3. La situazione si stabilizzerà ad Ottobrre quando il 27 uscirà in contemporanea per entrambe le macchine GTA 4....dopo la maggior parte dei titoli sarà multipiattaforma e in contemporanea e le esclusive sempre meno. Solo allora sapremo chi vincerà. Io possiedo entrambe le macchine e ora come ora il mio consiglio è quello di aspettare a comprare una macchina Next-Gen (Wii escluso per ovvi motivi)....ma se proprio non resistete andate su 360. Volenti o nolenti la Play3 è ora come ora sotto e se vuole scavalcare Babbo Gates questa volta dovrà sudare. E molto.
Ci sentiamo la prox settimana.
Pasqui
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